BALBUZIE:
La balbuzie è un disordine del ritmo della parola, nel quale l’individuo, sia esso adulto che bambino, sa con precisione ciò che vorrebbe dire, ma nello stesso tempo non è in grado di dirlo a causa di involontari arresti, ripetizioni o prolungamenti di un suono.
Il balbuziente è consapevole delle proprie difficoltà e ciò lo porta a rinunciare ed evitare tutte le occasioni di scambio verbale.
Talvolta alle difficoltà difluenza si accompagnano tics e rituali motori che rendono più evidente e disagevole per il soggetto stesso la relazione interpersonale.
La balbuzie è un fenomeno riscontrabile presso i popoli di ogni parte del mondo tuttavia si ha una maggiore frequenza presso le nazioni a più alto livello culturale.
Le varie forme in cui si può presentare la balbuzie sono:
-FORMA TONICA: si ha un arresto soprattutto all’inizio della frase con prolungamenti della sillaba anche solo del fonema difficile da pronunciare(TAAAAVOLO);
– FORMA CLONICA: si ha la ripetizione di vocali e sillabe che inceppa il ritmo e la velocità della parola(TATATAVOLO);
– FORMA MISTA: il prolungamento e la ripetizione si sommano aggravando il disturbo fino a rendere quasi impossibile la comunicazione(TATAVOVOLO).
Distinguiamo poi:
BALBUZIE PEIMARIA: anche detta fisiologica, insorge molto presto, prima dei tre anni ed è benigna; difatti ha generalmente una risoluzione spontanea .
BALBUZIE SECONDARIA :può insorgere a qualunque età, solitamente tra i 6 e i 14 anni,
alla base di tale disordine si delinea l’ intreccio della componente psicologica con una difficoltà
dell’articolazione pneumo-fono-articolatoria.
VALUTAZIONE: Protocollo di Rustin.
TERAPIA
Non esiste una terapia universalmente valida per tutti i tipi di balbuzie, bisogna personalizzare l’intervento a seconda del caso.
Frequenza della terapia:
La rieducazione logopedica si svolge con sedute bisettimanali.
Ogni seduta ha la durata 30/45 minuti.
La durata del trattamento rieducativo varia a secondo della prescrizione medica e della recettività del paziente.
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